giovedì, Aprile 24, 2025
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di Maria Teresa De Nittis La poesia “’O Scazzamauriello” ,è l’inizio di un percorso impegnativo, volto al recupero e alla riproposta delle tradizioni tremitesi. Scazzamauriello (munaciello) : secondo Benedetto Croce, maurielli erano i monaci benedettini dell’Ordine di San Mauro. Secondo altri studiosi, invece, il nome trae origine dallo spagnolo matamoros,...
di Mario Merone (attore teatrale)  La storia di un luogo è fatta di episodi e situazioni che, seppure non menzionate “ufficialmente”, spesso offrono più chiarezza di tanti documenti. Questo si evince dalla lettura delle poesie di Maria Teresa De Nittis. Lo sguardo che ci offre però non è critico ma, al contrario, esprime l’atteggiamento...
di Maria Teresa De Nittis Le poesie in dialetto Tremitese, derivano da un tentativo di riappropriarsi di un bene culturale importante: il dialetto che, con il passare del tempo anche alle isole Tremiti, tende più o meno lentamente a regredire, sopraffatto dalla “lingua comune”, che la circolazione delle persone con l’industria turistica, le mutate...
La nascita del nuovo secolo e del nuovo millennio segna anche nella comunità tremitese e nelle amministrazioni locali l’inizio di una nuova era, tesa non solo per difenderne le eccellenze storiche o ambientali, ma anche a una valorizzazione innovativa degli spazi dell’arredo urbano, come richiamo turistico e veicolo promozionale. Il 3 ottobre del 1998,...
di Maria Teresa De Nittis Ai tempi dei frati viveva nelle isole una popolazione di armigeri, barbieri, sarti, calzolai, panettieri, legnaioli, vignaioli, muratori “ et altri serventi”. Ma dopo la soppressione dell’abbazia, nessun documento parla più di questi artigiani; si giunge perciò alla convinzione che anch’essi abbandonassero le isole, mentre l’attuale popolazione ha un’origine...
E’ il Cavaliere di San Nicolò la Sentinella del Castello,  il torrione col suo maestoso sperone circolare e le pareti fondate sui ripidi roccioni, le feritoie per i moschettoni e i finestroni per i posti di colubrina, dominava i possibili accessi dalla parte N.E. dell’isola di S. Nicola, non occupata da fabbriche e da fortificazioni . Sulla...
La porta d’ingresso al complesso monastico è sormontata da una imponente architrave con grossi montanti in pietra chiara con rudimentali capitelli per l’appoggio della faccia a vista della trabeazione. Incastonato nell’architrave si nota il tabernacolo con l’antica Madunnella in terracota di Santa Maria a Mare col Bambino, che per secoli aveva raccolto la...
 Scendendo dal cannone ci si trova davanti un’altra cisterna ancora oggi utilizzata e al corso Diomede con ai lati gli edifici dell’abitato di San Nicola un’ambiente segnato dai processi storici derivati dall’impatto di tante e diverse culture che hanno qualificato la trasformazione del paesaggio. Nella morfologia dell’abitato notiamo il contrasto di un monastero e un castello, caserme...
Il balconcino con inferriate si affaccia sul tratto di mare sottostante, adiacente al molo di S. Nicola, ed ha di fronte la parte di levante dell’isola di San Domino. Un sito romantico, suggestivo con un’incantevole panorama.
Dalla prima rampa di salita delle mura, si giunge al secondo portale, sormontato da una Torre con due piombatoi. Una lapide di pietra con gli estremi bassorilievi d’armi, dice: “Conteret et Confriget”, terribile ammonimento: stritolerà e spezzerà. Si entra, quindi, in un buio porticato dove si trova la cappella votiva della Madonna delle Grazie. Sull’arco del porticato...

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