di Maria Teresa De Nittis
La vita di Pio Fumo, si spegne l’11 febbraio 2015 a San Giovanni Rotondo. Le Tremiti, perdono così una figura guida e stimata della storia locale. Appassionato di antiche civiltà daune e poeta sensibilissimo, il professor Fumo ha condiviso con la sua umanità tanti eventi, talvolta traumatici nella Comunità isolana,e certamente, la trasformazione di aspetti economici e sociali importanti. E’ stato amico e compagno di viaggio di tutti i tremitesi e dei tanti ospiti che, durante i periodi di soggiorno estivo, si sono affidati alla sua esperienza culturale per una maggior conoscenza della storia e delle bellezze delle isole Tremiti. Dalla produzione letteraria del professore Pio fumo emerge una nutrita raccolta di poesie religiose scritte in occasione della festa patronale per la Vergine, protettrice dell’arcipelago, Santa Maria a Mare, quando la piccola statua, viene portata in processione in barca, il 15 Agosto. Dall’ammiraglia ornata con gli oleandri e le buganvillee dei giardini di Tremiti, capitanata dalle Autorità, Pio Fumo declamava solennemente nel megafono le sue rime alla Madonna. Dalla silloge mariana, pubblichiamo, due liriche significative, che si equivalgono tra loro per contenuto devozionale e per nobile empatia e solidarietà alle famiglie dei concittadini tremitesi, scomparsi durante l’anno.
“Oggi sulle isole cade la malinconia”, cosi scrive il Vate tremitese. “Quest’anno, Signora hai richiamato le nostre coscienze, più e più volte al dolore”.
Poi i nomi – Sergio Nava, Pasqualino, Milena, Giannino, Ciccillo, Cucuccio – che, diventano leggeri come l’aria nei voli immensi dei gabbiani. Inseguendo con lo sguardo le nuvole che trasvolano sulle Isole, sembrava vederle, le anime dei cari tremitesi liberarsi nell’azzurrità. La voce di Pio Fumo, si perdeva, nell’ora più squisita, quando l’ultima nave levava gli ormeggi, e le vecchie pietre delle mura di San Nicola ardevano tutte come un rogo di amore, con le feritoie e le finestrelle scintillanti. La brezza marina circolava attorno all’antichissimo monastero benedettino e raccoglieva in un canto tutta la nostra devozione e le preghiere, per portarle presso il trono celeste dell’Assunta.
“Corrono i ricordi”, ossia le memorie storiche del Chiaro professore che, nelle liriche, insegna e rievoca la potenza e il prestigio dell’Abbazia di Tremiti, e i rapporti intercorsi nei secoli con gli altri monasteri sparsi per l’Italia e Paesi d’Europa: Montecassino, Subiaco, Farfa, Cluny, Santa Maria di Siponto, Kalena etc.
Nota sull’arcidiocesi di Manfredonia
Il 29 settembre 1933 l’arcidiocesi di Manfredonia e la diocesi di Vieste entrarono a far parte della regione ecclesiastica beneventana in forza del decreto Iam pridem della Congregazione Concistoriale. Questo status fu mantenuto fino al 1976, quando la diocesi della Capitanata furono annesse alla regione ecclesiastica Puglia. Nel 1938 le Isole Tremiti furono scorporate dalla diocesi di Larino e annesse alla diocesi sipontina. Dal 1916 il monastero di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo accolse san padre Pio da Pietralcina, che risedette nel convento garganico fino alla sua morte nel 1968. Il 30 aprile 1979 l’arcidiocesi di Manfredonia perse la dignità metropolitica, pur mantenendo il titolo arcivescovile, ed entrò a far parte, insieme con la diocesi di Vieste, della provincia ecclesiastica dell’arcidiocesi di Foggia. Il 30 settembre 1986 con il decreto Instantibus votis della Congregazione per i vescovi le due diocesi furono unite plena unione e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome di arcidiocesi di Manfredona-Vieste. Contestualmente il comune di Rignano Garganico è stato ceduto all diocesi di San Severo. Il 10 dicembre 2002 con il decreto Sanctum Pium della Congregazione per i Vescovi la denominazione dell’arcidiocesi è stata modificata con l’aggiunta del titolo di San Giovanni Rotondo. Il 4 maggio successivo, con la lettera apostolica Effigies viva, papa Giovanni Paolo II ha confermato San Pio da Pietralcina patrono dell’arcidiocesi. L’arcidiocesi garganica si estende su 1.665 km² e comprende 50 parrocchie, raggruppate in 5 vicarie comprendenti i seguenti comuni in provincia di Foggia. La prima vicaria foranea di Manfredonia comprende: Manfredonia e le frazioni di Siponto, Montagna e Borgo Mezzanone, Mattinata, Zapponeta e Isole Tremiti. Sede arcivescovile è la città di Manfredonia, dove si trovano la cattedrale di San Lorenzo Maiorano e l’excattedrale di Santa Maria Maggiore di Siponto. A Vieste sorge la con cattedrale di Santa Maria Assunta.
Vescovo dell’arcidiocesi di Manfredonia negli anni 2006 – 2007, monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio.
Santa Maria a Mare nelle liriche di Pio Fumo
Maria a Mare
Aiuta la mente il correre dell’acqua;
annulla il rumore delle onde angosce ed ansie.
Giallo – arancio l’ultimo sole ravviva le marne
Oggi sulle isole, sottile cade la malinconia,
acre e grigio il fumo d’incenso lento argentea
l’anima levigandola in pace.
Sull’antico balcone a San Nicola la chiesa spoglia
È colorata da tante preghiere e le tessere di ioici
marmi sostengono vivido il cuore, sempre più rosso.
Larghe voci di liturgia risvegliano antichi linguaggi
e dalle icone policrome risuonano i canti dell’Athos.
Quest’anno, Signora hai richiamato le nostre coscienze,
più e più volte al dolore e la morte ha aleggiato oscura
sulle nostre isole…
tutti t’imploriamo, Maria, per il professor Sergio Nava,
medico dei nostri corpi e delle anime, perché trovi in Te
pace e gloria eterna.
Esaudisci le preghiere di tutti noi per Pasqualino, che goda
Della tua infinita bontà.
Accogli alla tua presenza per la gioia eterna Milena e dai
pace a leiche tanto ha amato queste isole e la sua comunità.
Dona pace a Giannino, cittadino e padre esemplare, innamorato
delle isole e del suo vasto mare, illuminato dai lampi del suo faro.
Sostieni, Vergine Maria, i cuori di amici e parenti di Carolina,
di tutti qui sorella,accolta un anno fa da te in cielo e consolata.
Corrono i ricordi: Subiaco, Montecassino, Farfa, Cluny, Fulda,
chiare di verde smeraldo; la tua casa qui, bianca e blu,antica
di pietra e di mare…Tremiti angolo del cuore…
tutto per noi!
Isole Tremiti, 15 Agosto 2006
Maria a Mare
Signora Nostra, donaci una mano nel ventennale
Quando la notte accende le nostre speranze
E rosea l’aurora torna, con l’aria sottile,
profumata di trionfo.
Vergine Maria,dall’alto del mare guardi
Le case belle, come Tu l’hai volute, antiche
e nuove, quasi fossero bianche nuvole
sfilacciate nel verde delle Isole.
Oltre, sul tavolato,in un giardino pietroso,
sopra il mare, i nostri Santi e gli Angeli
riposano ed oggi solcano le onde sulle barche
con noi, accanto alla tua Sacra Icona.
Signora Nostra, quest’anno Cucuccio parla
con te, in segreto silenzio; ha tra le mani
reti bianche, tanti pesci colorati ed i fiocchi
dell’attesa di una consolata nostalgia.
Alto sul promontorio, quasi un’oasi
che entra nel mare, anche Ciccillo cammina,
lì, tra le alghe del cielo e sul sagrato, ancora
tra i merli, rassicurante s’ode la sua voce.
Signora Nostra, riportaci coi venti dell’Ostro,
dal Gargano, i profumi d’incenso e la statua di Santa
Maria di Siponto, pellegrina e costola operosa della nostra
Abbazia, pacificatrice della costa del sale.
Ridonaci, Vergine Maria, l’immagine nera della Madonna
Laboriosa di Kalena, opera dei tuoi artisti d’officina
di San Nicola delle Tremiti, in un turbinio di vele
rosse che La portano a terra.
Maria a Mare, con Te affrontiamo la vita, così, prendendoci
per mano, guardandoci negli occhi; piccola comunità riunita,
qui, col suo Vescovo ed il respiro ampio sul vasto orizzonte
fatto di mare, di verde, d’amicizia, d’ospitalità, d’Amore.
Isole Tremiti, 15 Agosto 2007