Il paesaggio delle Isole Tremiti, un mare di cartoline – Schede bibliografiche

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 di Maria Teresa De Nittis.

Le cartoline, della prima sezione del catalogo di Maria Teresa De Nittis, LA MEMORIA DELLO SGUARDO-Il paesaggio delle Isole Tremiti,un mare di cartoline-L’archivio fotografico di Marco Ferrara, Edizioni thyrus,2012 – illustrano S. Nicola di Tremiti,e  coprono uno spazio temporale che va dai primi del 900 al 1960, ma per i loro stessi canoni, esse tendono ad essere, in alcuni casi, ripetitive.

 Sostanzialmente sono tre le tipologie che possiamo rilevare: la rada o canale tra le isole vista da

 S. Nicola con lo scorcio di S. Domino, le fortificazioni, l’abitato  (i casermoni della colonia dei coatti) visto dal castello, la facciata della chiesa di S. Maria.

 Di ogni cartolina esistono numerose varianti: generalmente (escluse quelle degli anni’50, che sono “vere  fotografie”) esse sono stampate in calcografia ed hanno una notevole ricchezza di dettagli. Alcune sono calcografie colorate a mano. Per voler privilegiare il contenuto con il maggior numero d’informazioni e per  ragioni di impaginazione non è stato possibile mantenere il formato originale di tutte le cartoline.

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Galleria fotografica:

Img. 1 – 2 – Isole Tremiti – Canale Nord tra le isole.

21627 – Alterocca – Terni- [1933] – Prop. Ris. Amelia Santoro fu Luigi – Tremiti – Foto Vincitorio – Rodi Garganico – Viaggiata da S. Nicola a Roma – Sul retro: annullo piroscafo “Postale Pellestrina”, 1959; in alto a destra, un timbro piccolo rotondo, impresso da: Capretti Alvaro, Roma, Cartoline Illustrate.

Ancoraggio dai venti di trabuccoli e paranzelli e riparo sicuro per piroscafi diretti a Manfredonia o a Barletta quando non riuscivano a superare il Gargano. Le piccole imbarcazioni che ancoravano fra

S. Nicola, Cretaccio e S. Domino lanciavano cime in terra su questa isola, alle prese che vi si trovavano e cime sulla boa, ancorata nel bel mezzo di questo canale. Molti trabaccoli, con la bora, si legavano fra S. Domino e il Cretaccio, alle prese in terra. Con il vento da Libeccio, detto anche Africo o Garbino dai locali, questo ancoraggio non era sicuro, era preferibile perciò, quando il tempo minacciava da sud-ovest passare sull’altra boa, a Levante del Cretaccio, dove il mare attenuato dal banco, arrivava meno impetuoso. Per mancanza di porti fra Ancona e Manfredonia l’ancoraggio delle Tremiti assumeva grande importanza per quelle navi che si trovavano spinte sottovento dalle tempeste di bora, che talvolta imperversavano per parecchi giorni violentissime.

Sin dall’immediato dopoguerra, da parte degli Enti Locali e degli Organi Provinciali, furono avanzate proposte per la costruzione in queste isole di un porto rifugio ma il progetto non venne preso in considerazione. In seguito, il Comune delle isole Tremiti richiese la concessione dei lavori per il prolungamento del molo esistente a S. Nicola al fine di consentire l’attracco del piroscafo di linea e per assicurare anche l’incolumità delle numerose barche da pesca dai pericoli delle frequenti mareggiate. Dal timbro postale stampigliato sul retro della cartolina, nel 1959 il piroscafo in servizio sulla linea 46, gestita dall’Adriatica S.A. di Navigazione-Venezia era il natante “Pellestrina” di 225 tonnellate di stazza. Il piroscafo era insufficiente alle esigenze del servizio, sarebbe stato utile, uno di almeno 400 tonnellate, come nei periodi anteguerra. Il “Pellestrina”, infatti, era costretto a sopprimere molti viaggi nei mesi invernali per causa del maltempo e nei mesi estivi, quando l’afflusso dei forestieri era maggiore, limitava l’imbarco a soli 88 passeggeri, perché tale era il numero consentitogli dal codice di navigazione in rapporto al suo tonnellaggio. Così avveniva per i viaggi di ritorno sulla terraferma, con il malcontento dei visitatori che, terminate le ferie, restavano bloccati alle Tremiti.

Img. 3 – Isole Tremiti – Rada vista da S. Nicola.

Alterocca – Terni – [1933] – Prop. Ris. Amelia Santoro fu Luigi – Tremiti – Foto Vincitorio- Rodi Garganico.

La rada con le imbarcazioni ormeggiate a riparo dai venti, ripresa da S. Nicola e sfondo di

S. Domino, l’isola più grande e fertile e meglio coltivata del gruppo delle Tremiti. Si vedono le sue pendici  ricoperte di pini, le parti piane superiori di vigneti. Le coste rocciose, frastagliate e forate da grotte;  a  N.E. la cala principale e più trafficata dell’isola, detta delle Arene, ove fa capo la strada che conduce alla R. Tenuta Agricola, a S.W. delle Arene, s’incontrano l’una dopo l’altra Cala dello Spido e Cala Matania (ora Matano o della Baronessa). Sempre a N.E. s’intravede la costa con gli alti coni rocciosi, detta  Pagliara (ora Pagliai). Sul versante di Tramontana, sono appena visibili le bianche case della Colonia Penale Agricola.

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 – S. Nicola di Tremiti visto da S. Domino.

Ditta Fede – Bergamo – Prop. Ris. Rip. Proibita Avola U.

Veduta di S. Nicola e del canale dove piccole imbarcazioni trovano ottimo ridosso.

Img.5 – Isole Tremiti – S. Nicola – Lato sud.

S.A. Poligrafica Sammarinese – Ediz. Avola Umberto – Generi di Monopolio – Tremiti – Viaggiata da Tremiti(15/11/58) a Brindisi – Colorata.

Lato sud di S. Nicola fotograto dal parapetto della M/n di linea in arrivo. Da questo lato è visibile il primo piano abitato dell’isola e l’antica Badia e Fortezza incastonata nella viva roccia.

Img 6 – Isole Tremiti – Marina di S. Nicola

Fototipia Berretta s.a. – Terni – 1950 – Ed. C. Lepore – Termoli – vera fotografia b/n. – viaggiata da Termoli a Ascoli Piceno – data 19 – 07 – 1960.

Negli anni  cinquanta – sessanta l’editoria fotografica e la produzione di cartoline conosce soprattutto in Italia un periodo di fioritura, grazie alla nascita del turismo e al rinnovato interesse per il nostro patrimonio artistico – architettonico e naturalistico, anche per le nostre isole minori come le Tremiti che per decenni furono terra degli indesiderati. Oggi  offrono ai visitatori rare peculiarità culturali e paesaggistiche e scorci indimenticabili per il fotografo.

 Non a caso il mittente di questa cartolina è un giornalista che scrive “Ai colleghi giornalisti de “Il Resto del Carlino” .

Img. 7 – Isole Tremiti – S. Domino vista da S. Nicola.

15234-Alterocca – Terni  -1950 – Ed. Santoro Amelia – vera fotografia b/n.- viaggiata da Tremiti a Como.

Un battello con i passeggeri della motonave Pola , ancorata a S.W. dell’isola di S. Domino si sta avvicinando al piccolo molo di S. Nicola, alla punta del quale, spicca il Faro Fanale a luce verde intermittente, sistemato su colonna metallica sopra un casotto cilindrico, visibile a sei miglia.

In primo piano, la lunga ed alta rete a maglie piccole per lampara co’ a luce , già pulita e stesa al sole ad asciugare.

Img. 8 – Isole Tremiti – Il Molo di S. Nicola.

Rotostampa – Terni – 1950 – Ed. A. Cafiero – Isole Tremiti – Vera fotografia b/n. – viaggiata  da Isole Tremiti a Macerata – data 8-07-71.

Nella stampigliatura del timbro postale si legge il CAP: 71040 che corrisponde alla “Regione postale” di Tremiti. Il codice di avviamento postale era stato introdotto solo da pochi anni ( 1967) nel sistema postale italiano e riformato nel 2006.

Img. 9-  Isole Tremiti – La rada di S. Nicola con la spiaggia di S. Domino.

23595 – Alterocca – Terni – Prop. Ris. Amelia Santoro. 1958?

 Veduta del canale tra le due isole maggiori. In primo piano: il moletto banchinato e il faro

di S. Nicola e un peschereccio all’ancora; si riconoscono la Motonave Pola in arrivo e la nave cisterna Metauro ormeggiata in prossimità di S. Domino. In mezzo alla rada si notano alcuni pescherecci e il movimento di piccole barche adibite a traghettare da un molo all’altro merci e passeggeri.

Img. 10 – Isole Tremiti – San Nicola e la Rada.

S.A. Poligrafica Sammarinese – [1950] – vera fotografia b/n. – Ed. Umberto Avola – Generi di Monopolio – Tremiti – Viaggiata da S. Nicola a Firenze.

Nel 1936, la Marina Militare, oltre agli imponenti lavori di apprestamento della difesa costiera ed antiaerea delle isole, costruì anche una stabile conduttura per mandare l’acqua dalle navi cisterna, nei vari serbatoi a San Domino e a  San Nicola (ubicati nella parte alta dell’isola).

Nella foto, staziona in rada la “Metauro”, battezzata come il famoso fiume delle Marche, noto agli storici per la sanguinosissima battaglia tra i consoli romani nel 207 a.C., decisiva per il controllo dell’Italia da parte di Roma,  conferma che la cesura appenninica del fiume era una delle vie preferenziali dell’antichità per arrivare a Roma.

 Sullo sfondo si contempla  il singolare intrico di mura e di fabbriche dell’isola di  S.Nicola che racchiude tutti assieme i  caratteri di castello e di paese, di prigione e di convento.

In primo piano una piccola barca a remi in prossimità della nave cisterna.

Nelle note tipografiche viene spesso citato Umberto Avola, gestore storico della prima bottega di Generi di Monopolio a Tremiti che acquistava e rivendeva cartoline. Dopo la prima Amministrazione Comunale, della quale il primo sindaco fu D’Amato Pietro, in carica  per un breve periodo (dall’aprile del 1946 all’aprile del 1947) seguirono le le elezioni Comunali che portarono alla nomina del Sindaco Avola Umberto, che amministrò il Comune dal luglio 1948, riconfermato poi con le elezioni amministrative del 25 maggio 1952

Img. 11 – Isole Tremiti – San Nicola e la Rada.

S.A. Poligrafica Sammarinese – [1950] – vera fotografia b/n ritoccata color. – Ediz. Vincenzo Tundo – Riv. Tabacchi – Agenzia Giornalistica – Termoli.

Di ogni cartolina esistono numerose varianti, tendono perciò ad essere ripetitive, in questo caso si ripropone la variante della nave “Metauro”, della cartolina in b/n colorata a mano.