‘O filoscio napulitano e ‘ a frittata e sparece

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‘O filoscio napulitano

Nel 1737 il possesso delle isole Tremiti verrà rivendi­cato dai Borboni e annesse al Regno di Napoli, dove successivamente verrà istituita una colonia penale. Con la caduta di Ferdinando IV successe al trono di Napoli Giuseppe Bonaparte, il quale con la legge 13 febbraio 1806 soppresse tutti i monasteri che avevano feudi, incamerando i loro beni ad eccezione di Montecassino e di Cava. Nel 1809, Giocchino Murat, successore di Giuseppe Bonaparte concesse ai deportati il beneficio di grazia e soppresse la colonia penale, ripristinata (dopo la caduta di Napoleone) nel 1842 da Ferdinando II di Borbone. Nel luglio del 1861 con l’Unità d’Italia (annessione del Regno di Napoli alla Corona Sabauda con Roma Capitale del Regno d’Italia). I deportati furono rimessi in libertà, alcuni ritornarono nei luoghi di origine, altri restarono come coloni. In un rapporto statistico, della popolazione,datato 1876, sulle isole viene rilevata la presenza di 775 abitanti (420 coatti, 80 coloni, 140 cittadini liberi con 75 ragazzi e 60 persone tra impiegati e presidio militare). Fino al 1943, coesiste una massa di confinati con la popolazione locale. Ancora oggi nella popolazione persistono riferimenti di matrice napoletana, nel dialetto e nelle tradizioni alimentari. Molte ricette tremitesi traggono, infatti, la loro origine dalla cucina partenopea; dai piatti elaborati, come timballi, e parmigiane alle ricette più semplici , ma sostanziose come O Filoscio. un piatto che sancisce il legame tra il popolo napoletano e quello francese, “Filoche” (appunto in francese). Si tratta di una sorta di frittata imbottita con la mozzarella, che durante la cottura diventa filante. La sua caratteristica è lo spessore sottile che permette di cuocere il filoscio da un solo lato. Attenzione a non confondere il filoscio con una comune frittata o con una tipica omelette francese, questo per essere originale, deve essere preparato solo con gli ingredienti essenziali, qualsiasi aggiunta ne cancellerebbe l’autenticità.

Ingredienti:

4 uova

200 g di mozzarella a fette

sale q.b.

pepe q.b.

un filo d’olio

Procedimento:

Sbattere energicamente le uova, aggiungere un pizzico di sale, e un po’ di pepe.

Ungere una padella con un filo d’olio, e farla scaldare, aggiungere il composto delle uova e far cuocere a fuoco molto lento, in modo da non far bruciare la parte inferiore del filoscio.

Questa frittata, non va assolutamente girata, ma fatta cuocere su di un unico lato. A questo punto, aggiungere la mozzarella a fette (meglio se quella del giorno prima), su un lato della frittata e piegare il lato per chiudere. Far terminare la cottura pochi minuti dopo.Il filoscio sarà finalmente pronto quando risulterà dorato e cotto la mozzarella al suo interno dovrà essere filante ed elastica, tanto da rendere questa frittata tenera e molto gustosa.

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‘ a frittata e sparece

L’asparago selvatico (Asparagus acutifolius)è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile in tutto il bacino del Mediterraneo. Nelle profumate pinete di San Domino gli asparagi crescono spontaneamente a partire da Marzo fino a Giugno nel sottobosco. L’asparago selvatico- noto anche come “asparago pungente” ha un sapore particolare e per questo viene utilizzato in diverse ricette della tradizione gastronomica tremitese e  pugliese. I suoi “turioni”, ossia le cimette, sono molto apprezzati sia per proprietà organolettiche, sia per l’elevato contenuto di fitocomposti che svolgono un’azione favorevole sull’organismo umano.Gli asparagi selvatici sono considerati più genuini di quelli coltivati, che spesso contengono additivi chimici per favorirne la crescita. Sono ricchissimi di provitamina A e vitamine del gruppo B,C, E e K. Gli asparagi selvatici contengono anche sali minerali tra cui potassio, magnesio, calcio, ferro e fosforo.Un’importante molecola contenuta in questi ortaggi è l’asparagina: si tratta di una molecola che ha proprietà depurative, diuretiche, disintossicanti per reni e fegato. In particolare negli asparagi selvatici sono state rinvenute spiccate proprietà antitumorali.

La frittata con asparagi è una ricetta che, alle Tremiti si prepara tradizionalmente per la classica scampagnata di Pasquetta.

Ingredienti

Uova 8

Asparagi selvatici 300 gr

Grana Padano 5-6 cucchiai

Olio extravergine d’oliva (EVO) poco

Preparazione

Lavate bene gli asparagi e fateli sbollentare in acqua salata.

Tritare grossolanamente con la mezzaluna e metteteli in una ciotola.

Aggiungete le uova e mescolare bene con la forchetta.

Aggiungete poi il grana e amalgamare bene il tutto.

In una padella mettete l’olio, fatelo scaldare quindi versate il composto.

Fate cuore la frittata da entrambi i lati e servite.

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