Flora

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di Maria Teresa De Nittis

Nell’arcipelago delle Isole Tremiti si possono individuare vari tipi di ambienti:

Bosco di Pinus halepensis

 Il bosco di Pinus halepensis   per il Baldacci San Domino è l’isola con la folta estensione di Pinus halepensis; San Nicola l’isola della macchia e Caprara della pseudo- steppa. La pineta, già disegnata da Blaeu Mortier nella carta del 1724, occupa gran parte della superficie di San Domino, col suo verde perenne, è l’attrattiva principale di quest’isola.  Famosa per la sua consistenza arborea e per gli alberi colossali, la pineta, nel corso degli anni ha subito gravissimi danni al suo patrimonio boschivo; nel 1950 furono tagliate, 1.011 piante di pino, e nei tre anni successivi, furono resinate altre migliaia di piante. Gli incendi e gli attacchi parassitari hanno provocato danni ancora maggiori alla superba pineta di un tempo. L’incendio più devastante fu quello del 13 luglio 2017, che si sviluppò  a Sud – Ovest di San Domino, nel bosco misto a leccio , alle Viole e alla Cappella dell’Eremita.

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PINETA SAN DOMINO
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Fascia  costiera

la “fascia  costiera”  a ovest di San Domino e Caprara e in modo discontinuo anche lungo le coste marnose di San Nicola e Cretaccio e di Pianosa, è caratterizzata dal limonio (Limonium virgatum e Limonium diomedeum), ginestrino delle scogliere (Lotus cytisoides), aglio delle isole(Allium commutatum), l’erba franca pelosa (Frankenia hirsuta), il cappero (Capparis spinosa), l’erba-medica arborea(Medicago arborea), la grattalingua comune(Reichardia picroides), la barba di Giove (Anthyllis barbajovis) la violaciocca rossa (Matthiola incana) e rari endemismi come il fiordaliso delle Tremiti(Centaurea diomedea), l’alisso di Leuca (Aurinia leucadea),l’asperula di Stalio (Asperula staliana subs. Diomedea).

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Gariga

La “gariga”  (la forma degradata della macchia mediterranea costituita prevalentemente da cespugli nani prevalentemente isolati)  a Nord-Ovest di San Domino, è caratterizzata dall’elicriso italico (Helichrysum italicum), dallo spazzaforno(Thymelaea hirsuta), da specie di carlina raggio d’oro (Carlina corymbosa), l’asparago pungente (Asparagus acutifolius), la scilla marina (Urginea maritima), il lino annuale (Linum trigynum), l’erba mazzolina (Dactylis hispanica), il ginepro feniceo (Juniperus phoenicea) e il centauro giallo(Blackstonia perfogliata).

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Urginea maritima
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                                                                      Macchia

La”macchia “ a lentiscosoprattutto a San Domino (Pistacia lentiscus) e oleastro (olea sylvestris) a San Nicola e Caprara.

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                                                                  Prati alofiti

 “Prati alofiti”sull’isolotto del Cretaccio, la vegetazione alofila si presenta come un fitto pratello di paleo comune (Brachypodium pinnatum) in subordine del giunco nero(Schoenus nigricans). Fanno parte di questo aggruppamento il centauro maggiore (Centaurium erythraea),l’atriplice alimo(Atriplex halimus). A Pianosa il pratello alofilo è rappresentato dalla salicornia glauca (Arthrocnemum glaucum), la spergularia marina(Spergularia marina) etc.

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Bibliografia essenziale

( primi studi e ricerche floristiche delle isole Tremiti)

A.BERGUINOT, Materiali per una flora delle Isole Tremiti, in Bullettino della Società botanica italiana, xviii, 1909, 200 p.

F. CORTESI, Contribuzione alla flora delle Isole Tremiti, in Annali di botanica,VII, 1909.

G.CRISTOFOLINI, D.LAUSI,M.TARABOCCHIA, S.PIGNATTI ,Flora e vegetazionedell’isola di Pianosa ( isole Tremiti), in Giornale di botanica It. 101, 1967, pp. 189 – 198.

G.DE MARCO,G.CANEVA,L.VERI, Analisi fitosociologia,cartografia della vegetazione e trasformazioni ambientali nel periodo 1955 – 1981 delle isole Tremiti(Adriatico centro-meridionale , in Annali di Botanica. Studi sul territorio, suppl.2,1984, pp. 17 – 47.

G.GASPARRINI, Descrizione delle Isole Tremiti e del modo come renderle coltive, in Annali civili del Regno delle Due Sicilie, 1837, pp. 79 – 105.

S.MACCARI, Tremiti perle dell’Adriatico. Guida alla flora e alla fauna delle isole, Rivoli(TO), Neos Edizioni, 2011, 120 p., ill.

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